Le aree del cervello implicate nelle emozioni sono tutt’ora oggetto di studio anche perché non è affatto semplice individuarne le sedi con precisione. Infatti, ingenuamente, sino a pochi anni fa si pensava che le emozioni, per così dire, risiedessero nell’emisfero destro, mentre i processi razionali fossero elaborati nell’emisfero sinistro. I recenti studi confermano che la sede delle emozioni risiede soprattutto nell’emisfero destro, ma anche alcune zone dell’emisfero sinistro sono implicate.
Tuttavia, va precisato che nel soggetto maschio l’area emozionale è quasi esclusivamente in rapporto con l’emisfero destro, a tal punto che egli può dialogare a livello logico e razionale e successivamente arrivare ad una soluzione non razionale, bensì emotiva senza però coinvolgersi emotivamente.
Nella donna l’area delle emozioni è presente anatomicamente in modo più esteso e in entrambi gli emisferi; pertanto può reagire commuovendosi nel parlare di un argomento toccante. La donna può piangere per un determinato motivo nello stesso tempo in cui razionalmente decide le priorità di cui occuparsi nel preparare una cena tra amici. Il maschio, quando si emoziona possiede minori capacità di operare razionalmente.
Il Prof. Ruben Gur (Università della Pennsylvania, USA) considera che l’uomo elabora le emozioni in modo “quasi fisico”, cioè con reazioni di attacco e combattimento, mentre la donna tende ad esprimersi verbalmente, vuole parlare mentre si sta emozionando, attiva una mimica, una postura, una gestualità per manifestare ciò che prova. Da qui si deduce che il mondo femminile manifesta il sentire l’oggetto del turbamento attraverso la liberazione della tensione e per mezzo di segni non verbali che accompagnano un’inevitabile necessità di parlare, dibattere, discutere.
Dr. Rudy Lanza