Perché quando ci relazioniamo con una persona, il nostro sguardo si dirige verso i suoi occhi?
Questo avviene in quanto i nostri occhi ci forniscono tantissime informazioni, anche perché alcuni loro movimenti non sono controllabili volontariamente (ad esempio, la dilatazione o il restringimento della pupilla).
Non è comunque facile, se non si sono seguiti corsi di formazione in analisi del comportamento non verbale, scoprire le varie espressioni (chiusura e apertura degli occhi, la loro direzione, lo sbattere delle palpebre, ecc.) in una zona molto piccola del viso, senza dimenticare che spesso i movimenti degli occhi sono molto rapidi.
Riguardo la direzione dello sguardo, se l’interlocutore guarda un attimo in alto, sappiate che sta creando nella mente una risposta (sia essa sincera o no). Infatti, lo sguardo in alto aumenta la connessione con il lobo prefrontale che è l’area della riflessione e del pensiero.
Ma, attenti, se vi è una finestra aperta a destra della persona, lo sguardo tenderà involontariamente a rivolgersi a destra: quindi, non cerchiamo di dare interpretazioni complicate o bizzarre. Riguardo l’apertura degli occhi: lo sbattere troppo frequente delle palpebre, le palpebre che si chiudono improvvisamente, gli occhi che si spalancano, tutto ciò ha un significato.
Quando l’interlocutore chiude gli occhi, cerca di proteggersi a livello emozionale, di non portare alla luce qualcosa di spiacevole, oppure vuole concentrarsi meglio su un problema da risolvere.
Dr. Rudy Lanza