La bocca può smascherare i manipolatori: le bugie possono essere scoperte, ad esempio, dal modo in cui il soggetto sorride: possiamo capire se il sorriso è spontaneo oppure “di facciata”.
Nel primo caso appaiono piccole rughe attorno agli occhi, le guance sono leggermente rialzate, gli angoli della bocca si alzano leggermente. Invece, nel sorriso falso vediamo soltanto attivarsi la parte inferiore del viso e questa espressione dura molto a lungo perché il manipolatore vuole convincervi di essere in situazione empatica con voi.
Esiste anche il sorriso con una certa tensione delle labbra, il che tradisce la vera emozione soggiacente.
Se il vostro interlocutore mordicchia le labbra significa che non è convinto di ciò che sta dicendo: questo succede in buona fede ma spesso è segno di malafede.
Se il manipolatore non vuole dire alcune cose, tacere su elementi importanti, le sue labbra rientreranno leggermente ma con una certa tensione: la bocca rassomiglierà ad un’ostrica. Se in aggiunta la tensione è maggiore in un angolo (destra o sinistra) della bocca, ciò significherà disprezzo o ironia: stiamo attenti perché si tratta di segni della durata di millisecondi espressi involontariamente dal soggetto in questione.
Il manipolatore, quando ha compreso che la vittima è caduta in trappola, estrae rapidissimamente la lingua e altrettanto rapidamente la ritira, come spesso fanno i serpenti: ciò significa che il nostro interlocutore è soddisfatto perché la sua preda è ormai catturata.
Dr. Rudy Lanza